Recensione Prometheus

Ridley Scott questa volta mi ha proprio deluso, e si che non mi aspettavo molto da questo film.
La pellicola è a dir poco inconcludente, la trama è piena di buchi, sviluppata in maniera tale da porre seri quesiti sull’utilità di questo film. Si salvano solo alcune scene dal carattere epico (soprattutto grazie alla grafica computerizzata e agli effetti speciali di prim’ordine), per il resto il film è un’accozzaglia di scene horror mal riuscite e sermoni filosofici che non riescono a dare un senso al tutto. Oltre a questo abbiamo una colonna sonora che raramente riesce a coinvolgere risultando addirittura eccessiva in alcuni punti. Il cast poi…
Davvero pessima l’attrice Noomi Rapace/ Elisabeth Shaw,  che non riesce da dare un carattere al personaggio restando sempre anonima se non addirittura fastidiosa, niente in confronto alla magnifica Ripley (Sigourney Weaver) di Alien. Da salvare solo Fassbender nei panni dell’androide (gli androidi riescono sempre bene a Scott ) che gioca molto sulla non umanità del personaggio (da notare la sua fissazione con Lawrence d’Arabia), e il capitano della nave Idris Elba.
Sicuramente una scena rimarrà nella memoria dopo ave visto questo film (nel bene e nel male), il parto cesareo auto-effettuato attraverso una futuristica macchina per gli interventi chirurgici,  che fa nascere una specie di calamaro molto simpatico. Rimane solo una cosa, la scena finale, non la commento neanche, una delle cose più inutili che io abbia visto al cinema. Inconcludente. Davvero.

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