Incontro con Rama

Rama
In questo romanzo (primo di una quadrilogia) l’autore Arthur C. Clarke ci trasporta in un futuro prossimo dove, a seguito del terribile impatto di un asteroide sulla pianura padana, viene istituita la Guardia Spaziale, con il compito di vigilare sul sistema solare alla ricerca di asteroidi e altri corpi di collisione con la terra. Nel 2130 i radar di questa organizzazione interplanetaria scoprono un oggetto che si inoltra nel sistema solare. Dopo le prime analisi scoprono che non si tratta di un asteroide ma bensì di qualcosa di artificiale; a questo oggetto viene dato il nome di una divinità induista: Rama. Viene allora preparata una missione di ricognizione  e visto il poco tempo prima che Rama raggiunga il perielio e lasci il sistema, l’unica astronave disponibile risulta la Endevour, capitanata dal comandante Norton. Il rendez-vous riesce e l’equipaggio scopre che Rama è un gigantesco cilindro di 50 km di lunghezza che ruota su se stesso. Una volta atterrati vicino all’asse di rotazione trovano un ingresso e scoprono che il cilindro è cavo e grazie alla forza centrifuga viene simulata la gravità. Inizia così l’esplorazione di questa enorme stuttura (2900km quadrati) dotato di una propria atmosfera e clima, nonché di pianure, città e addirittura un mare di 10 km di lunghezza che si sviluppa sulla superficie cilindrica…
Uno dei migliori romanzi di fantascienza in assoluto con un’attenzione davvero notevole alla plausibilità scientifica, l’autore ci regala l’esplorazione di questo misterioso mondo. L’equipaggio della nave che risulta poco caratterizzato per concentrare maggiormente l’attenzione alle descrizioni dei luoghi e della magnificenza di Rama.
Il romanzo ha vinto numerosissimi premi tra cui: Nebula, Hugo Jupiter e Campell Memorial.
L’ultima edizione italiana è l’Urania collezione n 112 di maggio 2012.
rama urania

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